Aumenta sempre più, a un ritmo irrefrenabile, la povertà in Calabria. La crisi morde ancora, forse più di prima, e le famiglie calabresi sono ormai al collasso: in un solo anno, dal 2012 al 2013, quasi 795 mila nuclei familiari hanno ridotto i loro consumi di oltre 1.240 milioni di euro pari al 4,5% del pil regionale. Lo rileva il “Borsino delle famiglie calabresi” realizzato annualmente dall’istituto Demoskopika. In base alla stima dell’istituto 961.962 persone (quasi un calabrese su due), versano in condizioni di totale o quasi indigenza economica. Un dato, questo, che dovrebbe far scattare un campanello d’allarme soprattutto nel mondo della chiesa che, attualmente, non riesce a penetrare in un tessuto sociale che sembra malato e inguaribile.