LUNGRO (Cs) – Nei giorni scorsi il Vaticano ha annunciato la nomina di Monsignor Salvatore Nunnari, Arcivescovo di Cosenza-Bisignano, quale “amministratore” per l’Eparchia greco-bizantina di Lungro. Si tratta della guida spirituale degli italo-albanesi dell’Italia continentale che pur riconoscendo l’autorità del Papa, non hanno perso le proprie tradizioni e una sorta di indipendenza religiosa. La nomina di Monsignor Nunnari quale “amministratore”, però, non ha trovato d’accordo la comunità arbereshe, presente soprattutto nelle regioni meridionali, in particolare in Calabria e Basilicata. Il malcontento deriva dal fatto che il vescovo uscente (per motivi d’età) Ercole Lupinacci aveva annunciato le dimissioni già da diverso tempo e quindi sarebbe stato auspicabile, da parte di Roma, una maggiore attenzione nell’individuare un successore adeguato anzichè un amministratore pro-tempore. I sindaci di diversi comuni arbereshe, guidati dal primo cittadino di Lungro Giuseppino Santoianni, hanno già fissato un incontro per decidere una strategia comune da sottoporre alla Santa Sede accusata di scarsa sensibilità verso questa minoranza di fedeli.